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SWL I3-59031

Storia

Nei primi mesi del 1974 vi fu una certa agitazione perchè doveva uscire, come poi uscì, la famosa sentenza della Corte Costituzionale sulle Radio Libere e TV commerciali.
Le motivazioni della Sentenza si basavano sulla libertà di espressione con qualunque mezzo, quindi anche con la Radio. Dopo vennero emanate le norme sui CB, il pagamento del canone, ecc.
Invece le norme sugli SWL e gli OM erano rimaste invariate.
Naturale quindi che molti per poter operare chiesero ed ottennero la Licenza per l'esercizio di una stazione radio di ascolto. Ma non era sufficente perchè bisognava presentare alla Questura anche la denuncia di possesso di un apparecchio radio anche se ricetrasmittente.
Ottenuta la licenza SWL I3-59031 e presentata denuncia della radio da me utilizzata si ufficializzò la mia entrata nel mondo dei radioamatori e delle ricetrasmissioni in genere

Ma un bravo radioamatore anche se solamente ascoltatore, non poteva non inviare le cartoline QSL degli ascolti fatti.
Ben 738 ne inviai in tutto il mondo tenendo anche un regolare quaderno di stazione, come quello raffigurato più avanti che è il seguito di uno precedente.
E ascoltavo non solo sulle HF ma anche sulle V e UHF.
Per l'ascolto utilizzavo un radioricevitore portatile a transistor, multigamma, a pile, giapponese che copriva anche la banda aerea e quella dei 144 mhz. Poi, seguendo lo schema di una rivista di elettronica, costruii un ricevitore a reazione a transistor da circa 130 a circa 150 mhz con cambio di bobina manuale .
Per le UHF riuscii a trovare qualcosa di più professionale: un bel modulo Braun di convertitore per i 432 partendo dai 28 mhz.
Le antenne erano degli stili o dei fili.

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